Buongiorno Ceramica Buongiorno Ceramica

Lo splendore dell’istoriato castellano.

Ascolta Castelli e la sua tradizione ceramica raccontate da Jean Blanchaert

Castelli è sulla guida “Le Città della Ceramica” pubblicata da Touring Club Editore e AiCC.
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Nel territorio di Castelli (Teramo) le tracce di antiche ceramiche appartenenti alle epoche più remote dimostrano come il sorgere di una tradizione manifatturiera non sia sbocciata dal nulla, ma abbia avuto la sua preistoria e la sua protostoria. Durante il Medioevo, con la nascita vera e propria del nucleo abitato, certamente si avvia anche la produzione di ceramiche, per lo meno di stoviglie di uso comune. È opinione di molti studiosi che un ruolo importante dovette assumere l’Abbazia benedettina di San Salvatore, collegata con lo stile di altri centri italiani.


Gli scavi condotti presso le discariche della fabbrica dei Pompei hanno accertato l’esistenza di una produzione ceramica già nel periodo pre-rinascimentale: maioliche, ceramiche graffite e ingobbiate.


Tra la fine del XV e l’inizio del secolo XVI le fabbriche castellane avevano già un certo giro di affari e intrattenevano scambi culturali con altri centri della penisola , tra cui Faenza e Napoli.


La produzione ingobbiata e graffita viene abbandonata nel primo trentennio del Cinquecento, in seguito all’impulso determinante della bottega Pompei, grazie alla quale i prodotti ceramici castellani si trasformano da imitazioni legate al consumo locale in espressioni morfologiche e decorative originali. Ai vertici della produzione rinascimentale dei centri italiani ed europei si colloca “ La Madonna che allatta il bambino”, opera più strettamente pittorica di Orazio Pompei del 1551, il monumento datato più importante dell’arte castellana.


La mostra del 1989 “Le maioliche cinquecentesche di Castelli” tenutasi a Pescara ha segnato in modo definitivo anche l’attribuzione a Castelli del corredo Orsini Colonna, anch’esso imputabile alla bottega dei Pompei. Avvenuta la svolta in direzione del Compendiario occorre parlare del più straordinario monumento della maiolica di Castelli, definito da Carlo Levi “La Sistina della Maiolica italiana”: il soffitto della chiesa di San Donato, datato 1615-1617, vero e proprio momento di svolta della ceramica castellana. Con il Seicento, con l’esordio dello stile nuovo inaugurato dal compendiario – istoriato di San Donato, inizia la seconda stagione aurea della maiolica castellana, ad opera principalmente di due dinastie che per quasi due secoli terranno alto il nome del piccolo centro abruzzese, quella dei Grue e quella dei Gentile, diffondendo la produzione anche in altri centri. Inoltre esistono altre famiglie di ceramisti, come i Cappelletti, i De Martinis, i Fraticelli, i Guerrieri, i Pardi, i Fuina.


L ultima grande personalità della maiolica castellana è Gesualdo Fuina, nato nel 1755 e morto nel 1822, che con la sua produzione segna la fine del paesaggio barocco di intonazione aulica. Fuina si orienta verso il nuovo gusto influenzato dalla porcellana: l’artista infatti tenta di rendere con la maiolica queste suggestioni orientali, usando nuovi colori, come il verde brillante e il rosso cardinale (sconosciuti alla pentacromia castellana). Le sue figure, i suoi fiori si stagliano sul fondo completamente bianco: il vasellame è spesso bordato in oro.


Con l’Ottocento il messaggio artistico di Castelli rischia di scomparire a causa della concorrenza della porcellana, della produzione incalzante di tipo industriale e, soprattutto, per il tramonto della bottega tradizionale, dove avveniva la formazione artistica e tecnica.


Si propose allora la fondazione di una scuola per rieducare i giovani all’arte del disegno. Dopo un primo tentativo, poco duraturo nel 1847, viene fondata, nel 1906 la “Scuola d’arte applicata alla Ceramica”, che nel 1960 diviene Istituto Statale d’arte per la Ceramica F.Grue. Da allora, il recupero della tradizione locale di grande spessore storico-artistico, continua ad essere fonte di ispirazione per la produzione attuale delle numerose fabbriche artigianali e dei laboratori, che propongono un ampio ventaglio di tipologie e stili, dalla rielaborazione di motivi cinquecenteschi e seicenteschi alle proposte più attuali.

  • Musei

    Collezioni del Liceo Artistico F. A. Grue

    La “Raccolta Internazionale d’Arte Ceramica Contemporanea” presso il Liceo Artistico F. A. Grue di Castelli (già Istituto d’Arte) ha un taglio fenomenologico del tutto aperto e spazia dall’ambito della sperimentazione propriamente plastica all’ambito dell’oggettistica.
    La “Raccolta” documenta una gamma di esiti che vanno da quello del lavoro artistico professionalmente più qualificato a quello del lavoro connesso alla stessa attività didattica. Essa comprende più di 500 opere di artisti di 50 nazioni, viventi e non viventi.

     

    Il “Presepe monumentale”, come ormai viene comunemente chiamato questo complesso scultoreo entrato a buon diritto nella storia della ceramica castellana, è esposto ed è visitabile in appositi locali presso l’Istituto Statale d’Arte “F.A. Grue” di Castelli.
    Il “Presepe Monumentale” è opera dello stesso Istituto, che nel decennio 1965-1975 organizzò la sua attività didattica attorno al tema natalizio e produsse, con mirabile intesa di allievi e professori, le 54 statue offerte oggi alla suggestione del visitatore.
    Il primo gruppo, costituito dalla Sacra famiglia (la Madonna, S. Giuseppe, il Bambinello) fu realizzato insieme con lo zampognaro, la pastorella con brocca, il suonatore con flauto di Pan, la bimba con bambola. Artefici ispiratori furono Serafino Mattucci, allora direttore e animatore dell’Istituto, i professori Gianfranco Trucchia e Roberto Bentini. Corale ed entusiasta fu la partecipazione attiva degli alunni e di tutto il personale tecnico della Scuola.
    Oltre che a Castelli, dove la prima esposizione avvenne sul sagrato della Chiesa Madre nel dicembre del 1965, il Presepe nel Natale del 1970 fu esposto ai mercati di Traiano a Roma e qualche anno dopo, per circa tre mesi, a Gerusalemme, Betlemme e Tel Aviv. Il successo e l’apprezzamento furono enormi, ma purtroppo anche i danni subiti da alcune statue nei vari spostamenti furono grandi.
    L’esposizione attuale è stata consentita da una paziente quanto accurata opera di restauro. Successivamente la prosecuzione del lavoro ha registrato nel corso degli anni gli avvenimenti della contemporaneità sociale con l’aggiunta di figure riferite alla conquista della luna, al Concilio Vaticano II e all’abolizione della pena di morte.

    Per informazioni:

    Liceo Artistico F. A. Grue
    Contrada Convento, 9
    64041 Castelli (TE)
    Tel 0861 979221
    info@liceoartisticogrue.gov.it
    www.liceoartisticogrue.gov.it

  • Musei

    Museo delle Ceramiche di Castelli

    Il museo è stato istituito con Legge regionale del 24 gennaio 1984, e inaugurato il 5 agosto dello stesso anno, per raccogliere la Raccolta Civica di Maioliche creata da Gian Carlo Polidori nel 1934 durante la sua direzione della scuola d’arte. Già nel 1929 il Polidori, sottolineandone l’importanza documentaria e stilistica, aveva trasportato a Castelli il cosidetto “Polittico di Colledoro” e i mattoni erratici provenienti dalla chiesetta di San Donato e gli ex-voto delle chiesa di San rocco. Questo primo nucleo si arricchì di libere Principale istituzione culturale della città, il Museo, raccoglie, conserva e studia il modo in cui la ceramica ha accompagnato per secoli la storia di questo paese, la sua attività si estende alla ricerca, alla promozione e alla didattica, la sua rivista “ Castelli” affronta temi scientifici legati alle produzioni ceramiche italiane e straniere.

    Il Convento dei Minori Osservanti, che ospita attualmente il Museo, si presenta come un complesso architettonico dell’ epoca della “ rinascita francescana” (1653 bolla di Innocenzo X). Con la soppressione da parte del governo piemontese nel 1866, divenne proprietà del Comune e negli anni ’20 sede della scuola d’Arte che vi rimase fino al 1975. Sul finire degli anni ’80 l’edificio venne restaurato secondo criteri scientifici che hanno eliminato le arbitrarie manomissioni e le decorazioni ceramiche in falso barocco condotte tra il 1926 e il 1928. Il chiostro, cuore del convento è tornato così alla sua originaria struttura, circondato da 12 arcate a tutto sesto, sostenute da 8 colonne in pietra dal profilo semplice e da 4 pilastri quadrati angolari. Lo splendido ciclo di affreschi, di ignoto autore, datati 1712, illustra la vita di Maria in 21 grandi lunettoni.

    La visita si articola in 15 sale disposte su due piani. Al piano terra oltre alle sale di “servizio” come la biglietteria, la sala video e il book shop, è possibile ammirare la sezione archeologica, passeggiare fra le arcate del chiostro e fare esperienza diretta di decorazione su maiolica nel laboratorio artigianale. Al primo piano l’itinerario prosegue secondo uno sviluppo cronologico che illustra la produzione castellana dalle origini ai giorni nostri.

    Per informazioni:

    Museo delle Ceramiche di Castelli
    Via Salita Paradiso
    64041 Castelli (TE)
    Tel 0861 970725
    www.comune.castelli.te.it

Scuole

Liceo Artistico F.A. Grue

Fondato nel 1906 per volontà di due illustri castellani, Beniamino Olivieri e Felice Barnabei, allora rispettivamente Sindaco del paese e primo Direttore generale delle Belle Arti, la Scuola si è trasformata nel 1961 in Istituto Statale d’Arte per la Ceramica, e nel 2009 in Liceo Artistico per il Design.

Nel corso dei suoi oltre cento anni di attività, adeguandosi alle mutate esigenze tecnologiche ed alle mutevoli tendenze artistiche, ha rinnovato la propria proposta formativa ampliandola e diversificandola, ma soprattutto ancorandola al territorio di cui ha saputo rilevare i bisogni, interpretare le aspirazioni, stimolare le scelte artistiche.

La nascita della Scuola, decisa, dopo la crisi della gloriosa maiolica italiana del periodo rinascimentale e barocco, che investi nell’800 Castelli, mira al raggiungimento di obbiettivi relativi alla rinascita della ceramica castellana: migliorare la qualità artistica e tecnologica, attraverso la preparazione culturale, tecnico-pratica ed espressiva dei giovani castellani. L’Istituto occupa un posto di prestigio nello scenario nazionale ed estero della ricerca, della innovazione e della proposta artistica in fatto di ceramica. Il centenario Dell’Istituto è ricordato nel 2007 e, attraverso le ceramiche realizzate dalla Scuola, conservate nei locali dell’Istituto, è possibile ripercorrere le fasi di ricerca artistica nell’equilibrio tra innovazione e studio dei modelli del passato castellano e di pitture rinascimentali ad ottocentesche.

Presso l’Istituto è conservata parte di una ricca e preziosa collezione di documenti, incisioni, spolveri e disegni di maestri della ceramica castellana del XVII e XVIII  secolo, proveniente dalla bottega Gentili. Nella società contemporanea, la presenza di una scuola artistica, che si cala nel concreto, attraverso una formazione culturale basata sul patrimonio del passato e le potenzialità linguistico-tecnico-operative del futuro, è indispensabile per preparare le nuove espressioni poetiche dell’arte ceramica in una mirata struttura economica e commerciale. L’Arte ceramica, in tutte le sue articolazioni, rimane sempre e oggi più che mai, un campo di arricchimento umano e di lavoro fecondo con le abilità intellettive per manualità si fonde con le abilità intellettive per dare vita a figurazioni poetiche e funzionali.

L’Istituto accoglie la Raccolta Internazionale d’Arte Ceramica Contemporanea, istituita dal 1986 con lo scopo di documentare la ricerca artistica ceramica mondiale. È nata come un'idea, attraverso gli incontri con ceramisti di altri centri, anche in occasione di partecipazioni a mostre, concorsi, viaggi di istruzione. Essa comprende opere di più di trecento artisti, tra i maggiori dell’arte contemporanea di oltre cinquanta nazioni. Vi è, quindi, un concetto di continuità nella nuova raccolta nata successivamente a quella civica. Il taglio fenomenologico è del tutto aperto e si spazia dall’ambito della sperimentazione propriamente plastica all’ambito dell’oggettistica. La Raccolta apre un’interessante finestra sulle tendenze della produzione contemporanea, che va da un recupero della tradizione alle avanguardie e al “postinformale”, ma soprattutto è aperta a continue acquisizioni, diventando sempre più un centro di riferimento per gli artisti della ceramica di tutto il mondo.

Per informazioni:

Liceo Artistico F.A. Grue
Contrada Convento, 9
64041 Castelli (TE)
Tel 0861 979221
info@liceoartisticogrue.gov.it
https://www.liceoartisticogrue.edu.it/


Eventi Buongiorno Ceramica 2022

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Apertura delle botteghe!

Castelli
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Estemporanee di pittura

Castelli
Abruzzo
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