Nel panorama della ceramica popolare italiana dell’Ottocento, la denominazione Vecchia Mondovì individua una produzione d’oggetti d’uso comune caratterizzata da soggetti di gusto popolare, stesi con poche e rapide pennellate dai colori vivaci, rappresentativi di una tradizione produttiva diffusa e radicata sul territorio. I soggetti preferiti sono i paesaggi, i frutti, gli elementi floreali, le decorazioni geometriche e gli animali domestici, che vengono tratteggiati con maestria e gusto per il colore. Nessuna fabbrica deteneva il monopolio di un oggetto o di un decoro: tutte producevano gli stessi manufatti e utilizzavano le stesse decorazioni, così come richiedeva il mercato. Intorno al 1850 sugli oggetti prodotti dalla manifattura Giuseppe Besio (1841-1884) compare il tradizionale galletto, che negli anni diventerà il simbolo della ceramica monregalese.
La storia della ceramica monregalese sarà protagonista di Buongiorno Ceramica (3-4-5 giugno 2016) con il Museo della Ceramica di Mondovì, aperto nei tre giorni dell’evento.
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