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AiCC a Bruxelles per gli European Ceramic Days

5 Dicembre 2024

Anche nel 2024, AiCC ha preso parte agli European Ceramic Days (2-3-4 dicembre 2024) a Bruxelles: tre giornate di confronto e formazione per il mondo della ceramica in Europa, organizzate dal Forum Europeo della Ceramica (EPCF), presieduto da Elisabetta Gualmini, e da Cerame-Unie, l’associazione che rappresenta il mondo dell’industria ceramica in Europa.

Gli European Ceramic Days sono un evento annuale che riunisce rappresentanti di alto livello dell’industria ceramica europea con funzionari e responsabili politici delle autorità nazionali e dell’Unione Europea. Ogni anno, relatori e rappresentanti di alto livello della Commissione Europea, degli Stati Membri e del Parlamento Europeo sono invitati a discutere di argomenti politici che hanno un impatto diretto sull’industria ceramica europea.

Nel corso della giornata del 3 dicembre, il Presidente di AiCC Massimo Isola è stato invitato alla Riunione Plenaria del Forum Europeo della Ceramica, nella prestigiosa sede della Biblioteca Solvay, per parlare a nome delle città caratterizzate da una forte produzione di ceramica artistica e artigianale.

Durante il suo intervento, il Presidente si è focalizzato su tre concetti fondamentali per il settore della ceramica internazionale, ovvero: istruzione e formazione, mercato di riconoscibilità (certificazioni internazionali) e internazionalizzazione.

Di seguito, un estratto del discorso:

“Il primo tema cruciale è quello dell’istruzione e della formazione, dove ci troviamo di fronte alla necessità di creare nuove figure professionali in grado di guidare l’innovazione e il rinnovamento generazionale all’interno delle aziende. Si constata che le scuole superiori e le università non forniscono ancora strumenti didattici adeguati alle sfide odierne: la mancanza di programmi formativi adeguati compromette quindi la capacità di innovazione e di sviluppo di molte aziende.

Un’altra questione fondamentale è la necessità di certificare l’identità storica, qualitativa e culturale della produzione ceramica delle nostre città e dei nostri territori. In collaborazione con l’Unione Europea, abbiamo avviato un dialogo proficuo su questo tema e per la prima volta oggi disponiamo di un nuovo strumento che consente alle città della ceramica di definire linee guida e quadri di riconoscimento, analogamente a quanto è stato fatto nel settore agroalimentare con l’utilizzo delle Indicazioni Geografiche. Questo permette agli artigiani di evidenziare l’originalità dei loro prodotti e di differenziarsi sul mercato.

Il terzo tema fondamentale è l’internazionalizzazione. Gli artigiani spesso faticano a trovare i canali giusti per affermarsi a livello internazionale. Le nostre aziende artigiane ceramiche, da 15 anni a questa parte, non riescono più a competere sul mercato per quanto riguarda la quantità di produzione: ora puntano su prodotti di alta qualità e questo elemento ha creato un cambiamento nella scala delle imprese, che oggi sono di dimensioni più ridotte rispetto ai concorrenti globali, con una media di 5 addetti rispetto ai 20-30 del passato. Il punto è che, se da un lato questa piccola scala garantisce la qualità, dall’altro rende più difficile la competizione sul mercato internazionale, come Cina, Turchia, Corea e Giappone.”

La presenza a Bruxelles del Presidente Isola è stata cruciale per fare il punto sulla stato della ceramica artigianale e industriale in Italia e in Europa, sulla progettazione europea e le sfide future della ceramica in Europea.