Il Cantiere delle arti Castellamonte, congiuntamente all’Assessore alla Cultura, Nella Falletti, rende omaggio a un grande Maestro, Clizia, che ha donato la sua collezione di fischietti alla Città di Castellamonte, con una doppia mostra.
Il viaggio di questa esposizione d’arte ceramica ha inizio nel lontano 1998, quando il Prof. Gianfranco Budini concretizza la mostra Fischietto d’Autore presso l’Istituto Statale d’Arte “G. Ballardini” di Faenza, mostra che viene ripresa, nel 2015, dalla Bottega Bertaccini (Faenza), che con attenta minuzia ricontatta gli artisti partecipanti e rinnova l’evento con attenzione di pubblico e critica specializzata. La mostra prosegue il viaggio a Bologna negli spazi espositivi della Galleria Terre Rare fino ad approdare a Castellamonte, città di antica tradizione ceramica, presso il Cantiere delle arti. Al nucleo fondatore si sono aggiunti artisti del Piemonte che da sempre hanno praticato questo specifico settore dell’arte ceramica.
Il fischietto (in Italia assume diverse denominazioni, dal cuco in Veneto al fiscaletto nel Meridione, ma è presente in tutta Europa) è probabilmente il primo giocattolo sonoro dell’antichità. La sua origine si perde nella notte dei tempi, lo si trova nelle civiltà più remote, in forme di animali e umane, realizzato plasmando l’argilla (come Adamo…) e successivamente cotto nel fuoco. Venivano realizzati forse per imitare la voce degli uccelli per rappresentare con il loro lieve soffio lo spirito della vita. Diventano oggetti scaramantici per allontanare gli spiriti cattivi, oppure sono usati come difesa dai contadini contro i predatori di coltivazioni, fino a diventare gioco dei bambini oppure a suggellare un pegno d’amore.
Il fischietto è dunque uno strumento magico, ricco di simboli e che affonda le proprie radici nell’antropologia culturale e nel mondo popolare.
Fino a trenta-quaranta anni fa i fischietti in terracotta si potevano trovare ancora sui banchi delle fiere e delle feste popolari, poi via via sono stati sostituiti da quelli di latta oppure di plastica. Motivo in più per non lasciar morire quella che è sicuramente una tra le più antiche espressioni dell’uomo, simbolo di festa e di gioia.
La mostra presenta alcuni ceramisti che si sono messi in gioco (in tutti i sensi) per realizzare pezzi unici di “ceramiche sonore”, ognuno con la propria tecnica e il proprio linguaggio.
Ne è uscita una mostra in cui il fischietto in ceramica viene riproposto rinnovato nei materiali, nelle forme, nei colori, ma rimane un oggetto magico, poetico, un po’ misterioso, a volte grottesco o comico, erotico, provocatorio, certamente un oggetto di festa e di buon augurio.
Espongono: Sandra Baruzzi, Gianfranco Budini, Giovanni Carbone, Rossano Cavallari, Sebastiano Ciliberto, Antonella Cimatti, Mirco Denicolò, Emidio Galassi, Luciano Laghi, Matteo Lopopolo, Guglielmo Marthyn, Manifatture Sottosasso.
Ceramiche sonore – Fischetti d’autore
Omaggio a Clizia
sedi espositive:
Omaggio a Clizia a Palazzo Botton, Piazza Vittorio Veneto, Castellamonte (TO)
Ceramiche sonore – Fischetti d’autore al Cantiere delle arti Castellamonte, Via Pasquale Educ 40, Castellamonte (TO)
periodo: 18 marzo – 9 aprile 2016
orari: venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00 (chiuso il 26 marzo 2016)
ingresso gratuito
informazioni: Ufficio Cultura Castellamonte tel. 0124 5187216; Cantiere delle arti Castellamonte tel. +39 34 03755732.