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Museo Archeologico Nazionale di Orvieto

Museo Archeologivo Nazionale
Piazza Duomo – Palazzo Papale
05018 Orvieto (TR)
Tel e Fax 0763 341039
pm-umb@beniculturali.it
www.beniculturali.it/mibac

Museo Archeologico Nazionale di Orvieto

Visitare il Museo Archeologico Nazionale in Piazza del Duomo, senza tralasciare una visita altrettanto imperdibile al vicino Museo Archeologico “Claudio Faina”, stabilirà un affascinante e utile contatto con la realtà sociale e culturale di quello che è stato uno dei centri più importanti e fiorenti dell’Etruria. Nelle sale del Museo, infatti, potrete ammirare, raccolti in ordine topografico, i pregevoli reperti rinvenuti nel corso delle ricerche nelle necropoli e nei santuari del territorio di Orvieto, e quelli affiorati casualmente durante alcuni lavori svolti in ambito urbano.

Situato al pianterreno del Palazzo Papale, il Museo custodisce materiali di grande interesse provenienti dalle necropoli di Crocifisso del Tufo, Cannicella, Fontana del Leone, Settecamini, Porano. In particolare si distinguono preziose ceramiche etrusche a figure rosse, un’armatura completa in bronzo composta di elmo, corazza, schinieri e scudo, e alcuni corredi funerari ricchi di reperti sia di importazione sia di produzione locale, come ad esempio buccheri.

Particolarmente suggestivo è lo spazio dove sono state ricostruite, con gli affreschi originali distaccati per motivi di conservazione, le due famose tombe a camera scoperte nel 1863 da Domenico Golini nel territorio di Porano, le cosiddette “Golini 1” e “Golini 2”. Le pitture illustrano i temi del banchetto funebre e del viaggio agli inferi offrendo, con bellezza e ricchezza di particolari, un interessante esempio dei rituali della classe gentilizia.

Notevole anche la sala dedicata alla necropoli di Cannicella, che aiuta a ricostruire le conoscenze su questa zona posta sulla pendice meridionale della rupe orvietana. Nell’area, occupata da una necropoli di epoca arcaica con organizzazione urbanistica simile a quella del Crocifisso del Tufo, fu realizzata un’importante area sacra a partire dalla seconda metà del VI sec. a. C., con un tempio decorato da importanti terrecotte e con una serie di edifici collaterali probabilmente destinati a funzioni marginali. Anche in questo caso potrete ammirare ceramiche e bronzi appartenenti al corredo delle tombe, molte delle quali furono rinvenute nel corso dell’Ottocento a seguito di ampie campagne di scavo.