Il museo è al momento chiuso.
Nel 1754 Carlo Ginori decise di far costruire, all’interno della manifattura che aveva fondato venti anni prima, una galleria da destinare alla esposizione delle migliori porcellane prodotte. I suoi successori ampliarono ed arricchirono questa prima raccolta che si trasformò in un vero e proprio museo aperto al pubblico fin dal 1864. Anche nei decenni successivi la struttura continuò ad accogliere gli esempi più significativi della produzione Richard-Ginori. Nel 1965 fu inaugurata l’attuale sede museale, costruita su progetto dell’architetto Niccolò Berardi, in prossimità della nuova della sede della manifattura. L’antica struttura produttiva di Doccia era stata abbandonata negli anni ’50.
Una visita al museo consente di immergersi nella storia di una delle più antiche e prestigiose manifatture europee di porcellane, ripercorrendo attraverso le opere esposte anche l’evoluzione del costume e dell’arte: dal barocco al neoclassicismo, dal rococò allo stile impero, dal liberty al déco. Di singolarissimo effetto plastico è il caminetto in porcellana, alto tre metri, modellato da Gaspero Bruschi. Nella Galleria dei modelli si conservano matrici di epoca medicea ed una consistente raccolta di cere di due dei maggiori scultori barocchi fiorentini: Massimiliano Soldani Benzi e Gian Battista Foggini. La sezione dedicata al ‘900 raccoglie ceramiche in stile liberty, e opere progettate da Gio Ponti e da Giovanni Gariboldi.