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Ceramica e nutrimento, la mostra


Una prototipia necessaria ed inevitabile che fa di ogni oggetto una cosa a sé, unicità d’intenti, alterità di prodotto: l’unicità come valore aggiunto, unicità di forma, di volume, di colore, allo stesso tempo molteplicità della forma espressiva, universalità ed essenzialità.

È la stessa terra che coltivata ha permesso cinquemila anni di agricoltura e di civiltà.
È lo stesso fuoco dei Debbi, pratica con la quale i primi coloni strapparono spazi alla natura selvaggia trasformandola in civile, che a Marzo, un tempo primo mese dell’anno, bruciava in una sorta di catarsi il vecchio, lasciando tempo e spazio al rinnovamento; il medesimo fuoco che cuoce i cibi e che vetrifica la ceramica. L’acqua di sorgente, pura, limpida, contenuta nelle brocche, antitetica all’acqua ferma di palude.

Tutto ciò ha consigliato la riproduzione di manufatti antichi, di varie epoche a riferimento di un arco temporale di secoli e secoli.

Chi contattare:
Ufficio Programmazione Turistica e Culturale
Informazioni

  • 29 – 30 – 31 Maggio 2015
  • ore 9:00-20:00
  • Taverna medievale di San Martino, Via Imbriani
  • tel. 0759 150265-277