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Alice e le altre


Mostra e pottery market.

La mostra è a cura di Ilaria Falco / opere di:

Ilaria Falco, Stella Marina Gallas, Margherita Grasselli, Emanuela Fabozzi, Sonia Mascioli, Laura Giusti, Maria Valerio, Paola Ramondini, Fernanda Andrea Cabello, Enrica Nigrelli, Francesca Romana Sansoni, Manuela Troilo, Luisa Raggi, Robbie Mazzaro, Maria Grazia Morsella, Gaia Pagani, Alessandra Spina, Raffaella Troise, Annamaria Grippo, Alessandra Di Marco, Speranza Neri, Manuela Pandolfo, Antonietta Acciani, Antonella Leone, Anna Sessa, Fulvia Barbuto, Ilaria Di Giacomo, Maria Luisa Aiello, Miriam Gipponi, Rosa Autilio, Rosa Tipaldi, Rosalba di Chiara.

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ALICE e le ALTRE
Una mostra di donne per la società contemporanea

Ispirazione di questo progetto è ‘Alice nel paese delle meraviglie’, scritto da Lewis Carrol nel 1865.
Le artiste come alice bevono la pozione e si mettono in gioco, abbandonando gli schemi precostituiti di una società sempre più in crisi valoriale.
Il loro viaggio non rappresenta una fuga ma piuttosto l’esigenza di cambiare “forma pensiero”, un obiettivo difficile, un impegno di crescita, innanzitutto personale, dove la pozione una volta bevuta crea una costante e non ha rimedi: non permette di fare marcia indietro, ma solo esperienze, spesso staccandosi dal giudizio di una società e dai suoi ottusi canoni di perfezione.
Lo Stargate che introduce nel paese delle meraviglie è un’opera corale, un istallazione dal titolo “Viaggio dell’anima verso il cielo”, un’opera che mostri la realtà in tutte le sue sfaccettature, un’opera attraverso cui potersi specchiare e andare oltre, proprio come fa Alice, liberandosi dalle convenzioni, avendo  il coraggio di credere ed interagire con ciò che si vive e nel momento stesso in cui ci si presenta e,  se a volte capita di cadere in un vortice surreale, non bisogna necessariamente ritenerlo falso, perché, comunque, la verità non è mai identica a ciò che appare.
Nel romanzo “Alice nel paese delle meraviglie” una bambina curiosa quanto coraggiosa insegue un coniglio bianco; così allo stesso modo, le altre, attraverso un filo bianco, sceglieranno di mettere due mondi a confronto, quello cosi detto “reale” in cui bisogna adattarsi alle regole per non venirne stritolati e quello “onirico”, appunto, delle meraviglie, in cui l’unica regola da seguire è quella di non avere regole.
Nasce l’esigenza di trovare un filo conduttore e di creare un percorso unico da cui si snodi il racconto spaziando con l’arte ceramica ognuna con la sua tecnica e il suo vissuto; da qui la scelta del colore bianco, che assume molteplici significati simbolici a seconda delle latitudini terrestri, un colore che è la combinazione di tutti i colori dello spettro elettromagnetico, che genera sentimenti ambivalenti: attrae e respinge al tempo stesso per la sua purezza e  luminosità, un colore che nella sua dualità racconta le tante sfaccettature dell’universo femminile.

Ilaria Falco (referente Associazione Pandora Artiste Ceramiste Regione Lazio)

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Viaggio dell’anima verso il cielo
Opera Collettiva: Gessetto, Legno
curatrice Ilaria Falco

Ceramica, Artiste: Fernanda Andrea Cabello – Alessandra Di Marco – Emanuela Fabozzi – Ilaria Falco – Stella Marina Gallas – Laura Giusti – Margherita Grasselli – Annamaria Grippo – Sonia Mascioli – Robbie Mazzaro – Maria Grazia Morsella – Enrica Nigrelli – Gaia Pagani – Luisa Raggi – Paola Ramondini – Francesca Romana Sansoni – Alessandra Spina – Manuela Troilo – Raffaella Troise – Maria Valerio

Il gioco della campana: Rappresentazione allegorica di un’antica credenza astrologica dove l’anima raffigurata dal sasso, partendo dalla prima casella “terra”, percorre un viaggio attra- versando stadi intermedi per arrivare al cielo.

Il racconto di Lewis Carroll inizia con una bambina che per la noia insegue un coniglio bianco e cade in un profondissimo pozzo, dice Alice cadendo: “(probabilmente mi sto avvi- cinando al centro della terra), inizia così il suo viaggio attraverso il gioco. la parola inizia- zione, in latino ire, significa fare il proprio ingresso, intraprendere il gioco, Alice, Partendo dal centro della terra, compirà un “viaggio speciale” che la porterà di fronte a sé stessa.

Allo stesso modo, seguendo il filo bianco “le altre”: Alessandra, Annamaria, Paola, Fernanda, Enrica, Manuela, Francesca, Ilaria, Stella, Sonia, Margherita, Emanuela, Maria, Laura, Mariagrazia, Luisa, Gaia, Raffaella, Alessandra, Robbie, sceglieranno di mettere due mondi a confronto, quello cosi detto “reale” in cui bisogna adattarsi alle regole per non venirne stritolati e quello “onirico”, appunto, delle meraviglie, in cui l’unica regola da seguire è quella di non avere regole.

La loro è una prova di coraggio, un rito, un passaggio attraverso l’adolescenza, la famiglia, gli studi, il lavoro, la spiritualità, i figli, il matrimonio e le tutte le loro personali battaglie, è il mezzo, lo star gate che da inizio al gioco.

Con quest’istallazione “le altre” provano ad incoraggiare il pubblico a mettersi a sua volta in viaggio attraverso il mezzo dell’arte, per esplorare il proprio mondo interiore.

Ecco che le scatole chiuse, diventano rappresentazione dell’ignoto, dell’inconscio, dell’io interiore, il contenuto rappresenta la coscienza, aprire le scatole per svelarne l’interno porta infine alla conoscenza

Jung scrive: “Anche le figure dell’inconscio sono prive di informazione e hanno bisogno dell’uomo o del contatto della coscienza per raggiungere la conoscenza”.

Il viaggio è tutto qui, in queste scatole bianche, basta bere la pozione e sollevare il coper-chio.

ora fate il vostro gioco Buon Viaggio

Chi contattare:
Ilaria Falco
Informazioni

  • 18 maggio 2019
  • ore 10
  • Spazio Pensilina, Piazza Martiri d’Ungheria
  • Viterbo