Monreale
Una tradizione artistica forte, che ha origine nella ceramica per l’architettura.
Ascolta Monreale e la sua tradizione ceramica raccontate da Jean Blanchaert
Ricca di un immenso territorio, la città di Monreale possiede tutte le caratteristiche per essere considerata centro di potenti stimoli culturali.
La città, per le attività che da tempo si svolgono nel suo territorio, va considerata come centro produttore di ceramiche. La documentazione archivistica tra il Cinque e il Seicento ha rivelato infatti l’esistenza di una vera e propria scuola di artisti.
Si deve al prof. Benedetto Messina (Monreale 1919-2009), pittore e scultore, il recupero ed il rilancio della produzione ceramica a Monreale.Tra gli artisti di grande fama l’artista Elisa Messina che nel 1961 ha fondato nella cittadina normanna un laboratorio-scuola di ceramica. Dal suo sapiente operare nacquero i vasi antropomorfi, le sculture e i piatti ispirati ai rosoni normanni del duomo. Sulla scia della tradizione presepiale napoletana, l’artista si è misurata con successo anche nella creazione dei “pastori”, figure di intensa espressività, realizzate in terracotta dipinta a freddo e vestiti di tessuti antichi. Di particolare rilievo nella produzione ceramica di Monreale è stato il ruolo svolto da Calogero Gambino prematuramente scomparso, presso il suo laboratorio di ceramiche al n. 12 di Via Termini, avviò la produzione di piatti di eccellente fattura e la creazione di moderne sculture sferiche.
Maria Grazia Bonsignore, figlia ed erede in arte di Elisa Messina, lavora abilmente l’argilla creando, oltre al vasellame, sculture, complementi d’arredo e preziosi gioielli in terracotta che espone permanentemente nella sua bottega di via Torres.
L’architetto Rossella Zuccaro, che commercializza le sue raffinate creazioni con l’etichetta Terrecotte di Rorò, realizza oggetti e composizioni di grande originalità, attraverso il trasferimento sulla ceramica delle tessiture musive. Le architetture del corpo absidale del Duomo costituiscono la sua insistita fonte di ispirazione. Creazioni arabeggianti che evocano poetici richiami del passato.
La Fornace di Bisanzio di Gaetano Ferraro produce prevalentemente oggetti destinati al mercato turistico. Anche in questo caso il Duomo è fonte di ispirazione. Nelle sue opere, mai dozzinali, la decorazione si frammenta arrivando alle dimensioni delle tessere musive.
Nel 1995 la Nicolò Giuliano Ceramiche segna una tappa di fondamentale importanza nel contesto manifatturiero grazie al contributo dei figli Alessandro, responsabile aziendale, e Daniele, esperto di colori e smalti, autore dei nuovi originali prodotti che segnano il successo dell’ impresa che si appresta ad aprire le porte al mondo globalizzato.
Sempre nel cuore della città sorge la bottega artigianale delle “Terrecotte di Umberto Bruno” monrealese di adozione che da piu’ di venti anni realizza creazioni in ceramica usando la tecnica dell’incisione. I piatti, i lumi o il vasellame, infatti, riprendono spesso il motivo circolare delle specchiature a disco presenti nelle absidi della rammentata Cattedrale (ma anche nelle aree absidali di chiese ortodosse). I manufatti, dalle forti caratteristiche di trasparenza e lucentezza, ma anche di opacità “terragna”, alternano superfici geometriche incise dipinte e quindi rivelanti la matrice “grezza” (quasi come fosse acquerellata, opacizzando la materia e rivelando nel contempo sempre la sua stesuraimperfetta”). Le sue opere sono state esposte in Corea del Sud, a New York e altre capitali italiane ed europee.
L’Amministrazione Comunale ha istituito un tavolo tecnico con i ceramisti al fine di creare eventi per salvaguardare e potenziare le opere di tradizione locale, considerando che il patrimonio
Arabo-normanno è stato inserito dal 2015 nel patrimonio mondiale dell’Unesco. L’intento dell’Amministrazione Comunale è quello di coinvolgere artisti ed artigiani locali in una nuova esperienza di interscambio culturale con altri centri produttori, volto a potenziare l’impiego della ceramica. Idea e obiettivo dell’Amministrazione comunale per le prospettive future , è quella di creare “rete” tra tutte le aziende del territorio al fine di istituire una fiera permanente all’interno degli spazi museali come punto di riferimento per il turismo di valore e per questo un forte punto di forza é l’avrete ottenuto il riconoscimento del MISE che gli ha consentito di entrare a da parte dell’Associazione Italiana Città delle Ceramica.
Fonte immagine: https://www.direttasicilia.it/